sabato 21 gennaio 2012

RAW o JPEG: quale formato scegliere?

I due formati più usati nella fotografia digitale sono il JPEG e il RAW.
Ma quale formato è meglio utilizzare?
La risposta non è poi così scontata, fiumi di parole sono state scritte sull'argomento ma ancora esistono molti dubbi in merito.
Se da un lato il formato RAW racchiude in sé la massima quantità di informazione e mediante una corretta ottimizzazione (in post-produzione) garantisce un'impareggiabile ricchezza di dettagli, dall'altro il formato JPEG è molto leggero, versatile e "pronto all'uso"...

RAW in inglese significa crudo, grezzo. Le foto in formato RAW sono appunto grezze, contengono tutta quanta l’informazione registrata dal sensore della macchina fotografica. Al contrario le foto in formato JPEG sono compresse e per effettuare questa compressione vengono persi dei dati, delle informazioni.

La possibilità di scattare in formato RAW è offerta da tutte le fotocamere reflex digitali, dalle bridge e da alcune digitali compatte. Purtroppo però ciascun produttore di macchine fotografiche adotta il suo formato RAW proprietario. Le informazioni contenute nei file RAW generati da macchine di diverse marche sono per la maggior parte simili, ma ci sono degli elementi che li contraddistinguono e che rendono necessari software compatibili per poterli utilizzare.

In sintesi  quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei due formati?

I vantaggi del JPEG:
- immagine pronta all'uso;
- dimensioni contenute, quindi maggiore spazio disponibile sulla scheda di memoria;

Svantaggi:
- parziale perdita di qualità dell’immagine;
- limitate possibilità di intervento a posteriori per correggere eventuali errori in fase di scatto;
- ulteriore perdita di qualità ad ogni successivo salvataggio.

I vantaggi del RAW:
- nessuna perdita di qualità;
- possibilità di impostare in post-produzione il bilanciamento del bianco;
- grande possibilità di correzione di eventuali errori in fase di scatto, o comunque di intervento in post-produzione.

Svantaggi:
- dimensioni molto più grandi rispetto al JPEG;
- necessità di "sviluppare" il file a posteriori attraverso un software compatibile.


In conclusione, tornando alla domanda principale, quale è preferibile utilizzare?

Avrete capito che non esiste un formato migliore in assoluto, ma esiste il formato più adatto in funzione delle proprie esigenze.

Se non si ha il tempo o la voglia di sviluppare i file in post-produzione, o si desidera solamente avere un archivio digitale dei nostri ricordi, vacanze, eventi importanti della vita, magari da stampare e inserire in un album, il formato JPEG, al giorno d’oggi, garantisce comunque un'ottima qualità. Bisogna però ricordarsi di alcuni accorgimenti in fase di scatto, in primis un accurato bilanciamento del bianco, specialmente in situazioni di luce particolari.
Bisogna inoltre ricordarsi che eventuali errori nella esposizione difficilmente saranno poi recuperabili in post-produzione.

Per chi invece ambisce a diventare un "artista", per chi con la fotografia ci lavora, o per tutti coloro interessati a personalizzare il proprio scatto in post-produzione, Il RAW è sicuramente la scelta migliore. Molti fotografi professionisti suggeriscono di passare il prima possibile a scattare in questo formato, e io sono tra quelli. Questo perché, come già detto,  il formato RAW ci dà un controllo infinitamente maggiore nella produzione della foto, nel passaggio dall’acquisizione della luce da parte del sensore all’immagine finita in cui, grazie all’elaborazione digitale, é possibile creare e sottolineare accuratamente il messaggio che si vuole trasmettere, nonché rende fattibile elaborare infinite volte lo scatto cercando di ottenere risultati di volta in volta diversi, senza compromettere la qualità del file originale... e non è una cosa da poco!

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